Giuliano: «Dobbiamo giocare come squadra o rischiamo di perdere»

Faccini: «Legio solida, ma ci stiamo preparando bene alla gara»

Domenica con doppio impegno per il “mondo Ducks”. Lo Stadio Arnaldo Fuso di Ciampino ospiterà infatti il derby di III Divisone Fighting Ducks-Legio XIII Roma alle 13 e poi alle 16.30 la sfida di I Divisione Ducks Lazio-Dolphins Ancona. Di fatto si inizierà con i preparativi alle 10 per chiudere, se non si verificheranno situazioni particolari, intorno alle 21.30.

A scendere in campo per primi i Fighting Ducks di coach Claudio Faccini in una gara “diversa” rispetto alla passata stagione, perché la Legio XIII, dopo essersi fatta rimontare dai Minatori, ha riservato lo stesso trattamento ai Crusaders.

«Sicuramente sarà diverso – afferma Faccini – perché rispetto alla passata stagione la Legio si è rinforzata. È una squadra in crescita che dopo aver perso la prima partita si è riscattata con i Crusaders. Noi abbiamo lavorato molto sulle loro caratteristiche di gioco. Hanno un sistema difensivo camaleontico, ma anche in attacco cambiano diverse formazioni: da molto aperte a particolarmente chiuse. Credo però che ci stiamo preparando bene a questa gara, aiutati anche dai coach e dagli stranieri di I Divisione». Il girone sembra particolarmente equilibrato, con la sensazione che tutti possono vincere con tutti. «I progressi della Legio me li aspettavo, meno la forza dei Crusaders. I Minatori sulla carta sono una squadra solida, ma hanno subito 40 punti da Cagliari negli ultimi due quarti. Forse non riuscendo a dominare come in passato fisicamente la partita, hanno perso fiducia. Ci sarà da lottare per tutti».

A seguire la “classica del centro Italia” Ducks-Dolphins. I dorici hanno perso la prima con Parma 14-10, con grandi rimpianti, mentre la squadra di Davide Giuliano ha risalito la china del 1° quarto per battere i Warriors.

«I Dolphins sono una squadra quadrata – afferma Coach Giuiano – e ben messa in campo, con americani solidi, in particolare Albertson, e giocatori italiani validi. Dovremo giocare come squadra, sia in difesa che in attacco. Non possiamo abbandonarci ai virtuosismi dei nostri americani, altrimenti la perdiamo». Con i Warriors qualcosa è mancato in attacco nel primo quarto e mezzo di gioco. «Non sapevamo praticamente nulla della difesa dei Warriors. Ci siamo fatti un’idea che, quando siamo entrati in campo, non si è rivelata quella giusta. Poi però le cose sono andate in maniera diversa, perché ci siamo aggiustati, trovando le giuste soluzioni per segnare». Già decisiva per i playoff? «Con una stagione regolare così corta lo sono tutte».

Ufficio Stampa

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