Difficile descrivere una sconfitta così dolorosa. I Marines sono saliti a Ferrara per giocarsi il tutto per tutto; una vittoria avrebbe significato continuare a lottare per i playoffs.
La partita è stata una vera battaglia fra due squadre che hanno dato tutto quello che avevano in campo.
Ai biancocelesti è mancata quel pizzico di lucidità e fortuna che ci vuole, in momenti come questo, per strappare il successo.
All’inizio i laziali hanno dato l’impressione di poter controllare la gara ma due drive importanti finiscono con due field goal, troppo poco per mettere una distanza incolmabile con i padroni di casa; ed infatti, ecco la giocata dell’americano che fa la differenza, una splendida corsa in endzone, e Ferrara sale su 7 a 6.
I Marines non trovano continuità, specialmente sui passaggi dove gli estensi si rivelano impenetrabili, ed è il turno di One Williams, ricevitore convertito quarterback, che varca l’endzone biancoceleste per la seconda volta.
Potrebbe essere la fine, ma i capitolini non sono saliti in Emilia per mollare.
Così nell’ultimo disperato drive, Norwood e co. con le ultime energie rimaste, si fanno tutto il campo e segnano.
Purtroppo la trasformazione da due fallisce e la partita termina 14 a 12.
Davvero poco da recriminare per gli atleti in campo, che hanno onorato il football giocando senza risparmiarsi fino all’ultima goccia di sudore.
Grande squadra le Aquile Ferrara, che hanno saputo uscire vincitrici da questa epica sfida.
Per i Marines, domenica prossima ultimo impegno di campionato a Varese contro gli Skorpions e poi il gran finale di stagione con l’amichevole di lusso a Roma contro Augustana University Vikings, il il 1 giugno.
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