È un ragazzo molto serio, sempre attento alle parole ed ai gesti, parla poco ma quando si fa sentire tutti lo ascoltano.

Ha i tratti caratteristici tipici di chi andrà lontano; è uno studente della materia, curioso ed umile, disposto a mettersi in gioco per continuare ad apprendere.

I Ducks sono molto fortunati ad averlo in squadra.

“ E’ uno dei migliori con i quali ho lavorato in oltre 30 anni di football, non ha nulla da invidiare alle controparti americane” e se lo dice Coach Pippin è davvero un gran complimento.

Oggi vi proponiamo una breve intervista, per permettere a tutti i nostri tifosi di conoscerlo meglio.

Ciao Coach, per iniziare, puoi raccontare a chi non ti conosce la tua attività, che spazia davvero tra molti sport diversi; chi sono gli atleti con i quali collabori?

Per quanto riguarda solamente gli atleti agonisti, ho avuto in questi anni principalmente l‘opportunità di lavorare con alcune calciatrici della Roma Calcio Femminile in collaborazione con la loro fisioterapista Piera Pani, con i giocatori di football americano dei Grizzlies Roma e negli ultimi due anni dei Ducks Lazio Football, sia in campo con il ruolo di Strength and Conditioning Coach che in palestra attraverso percorsi individuali di programmazione di allenamento specifica (Giacomo Insom, Riccardo Di Francia, Lorenzo Faccini, Lorenzo Carbone, Matteo Arca, Paolo Biancalana e Matthew Scott Cunningham per citarne alcuni), e dal 2017 ho cominciato a lavorare nell’ambito della preparazione atletica di diversi lottatori professionisti di MMA (Alessio di Chirico UFC, Carlo Pedersoli UFC/Bellator, Micol Di Segni Cage Warriors/Contenders/AFL, Mauro Cerilli Cage Warriors/ONE, Valeriu Mircea Bellator/Eagles/Brave, Denis Palancica Bellator/Eagles, Dylan Hazan Golden Cage)

Che lavoro hai impostato con i Ducks in questa preparazione e che risultati sono stati ottenuti.

Con i Ducks abbiamo impostato un metodo di lavoro che fosse in linea con la situazione sanitaria nazionale, la quale si è dimostrata poi molto variabile nel corso dei mesi, e che sapevamo avremmo dovuto gestire con la massima attenzione nel rispetto delle norme oltre che con grande elasticità per rispondere ai cambiamenti di programma improvvisi che si sarebbero incontrati.

Per quanto riguarda il lavoro svolto in campo, la risposta degli atleti è stata molto buona sia in termini di presenza che di impegno effettivo nello svolgimento degli allenamenti.

Dato il particolare periodo nel quale ci siamo trovati, il quale ha richiesto nello specifico il mantenimento del distanziamento interpersonale nella maggior parte del periodo di off-season, la mia scelta è stata quella di focalizzare l’attenzione quasi esclusivamente sui fondamentali individuali sia in ambito di aspetti coordinativi e condizionali che soprattutto di quelli attitudinali.

Il distanziamento durante le sessioni di squadra nel football americano, come in altre discipline, rischia di essere sicuramente alienante e frustrante per moltissimi versi, allo stesso tempo porta con se anche un’occasione di presa di responsabilità verso se stessi che se ben indirizzata in un ambito come questo potrà essere determinante nella somma dei singoli elementi che comporranno la reale forza di volontà della squadra.

Per quanto riguarda i risultati preferirei lasciar parlare i tempi che verranno.

Quali sono le aree dove gli atleti devono continuare a lavorare anche in season.

Durante la season, che io mi auguro possa realizzarsi dopo i tanti sforzi di tutta la squadra, le cose a mio avviso si semplificano molto in quanto a cosa andrà fatto per raggiungere l’obiettivo finale.

Riguardo alla condizione atletica in season suggerisco agli atleti sopratutto di mantenere ottimali i livelli di forza, velocità e flessibilità specifiche richieste rispetto al ruolo loro assegnato.

Riguardo alle capacità attitudinali mi limiterei a ricordare l’importanza della disciplina e dello spirito di sacrificio che in questo sport caratterizzano da sempre i vincitori.

Vorrei solamente aggiungere la mia profonda gratitudine verso tutti gli atleti per la grande energia che hanno saputo trasmettermi in questo periodo complesso ed anche a tutto lo staff per questa nuova occasione di ambiziosa crescita insieme.

Grazie a te Coach, ci vediamo presto in campo.

Let’s Fly!

(foto a cura di Adriano Romani)