Assenze e infortuni per un KO a Firenze che decide il girone

Da dominanti a dominati. A Firenze i Ducks hanno subito una sconfitta per 52-12 che ribalta il 43-7 assestato ai Guelfi nel match di andata e di fatto (oltre a una vittoria a Sarzana sui Red Jackets, servirebbe una contemporanea sconfitta dei gigliati a Bologna contro i Warriors) assegna il primo posto del girone ai toscani, con conseguente quarto di finale da giocare in trasferta. Senza una serie di titolari, tra assenze programmate e infortuni, lunga una quaresima, la squadra di Claudio Faccini non è riuscita neppure a “restare in partita” e contenere la sconfitta a uno svantaggio utile quanto meno per conservare la testa della classifica.

Una Caporetto dunque, nella speranza che, nei prossimi playoff, ci sia anche un Piave. «Abbiamo iniziato male dal roster – afferma Faccini – e questo ha subito pesato. Poi una serie di infortuni ci hanno costretto a improvvisare dal ruolo di quarterback in poi. La coperta si è sempre più accorciata con gli infortuni di Mannato e Daniele Proietti in difesa. Ci siamo esposti ai big play e i Guelfi ne hanno approfittato. Potevamo contenere lo scarto? Sì, ma non è colpa solo della difesa che concedeva i big play, perché l’attacco non riusciva a ottenere primi down.

A livello giovanile può succedere se cambi tanti ruoli ai ragazzi e li fai giocare attacco, difesa e special team. I nostri hanno subito psicologicamente e noi allenatori non siamo riusciti a rivitalizzarli nella ripresa. Alla fine è stato un insieme di fattori negativi che hanno provocato questa disfatta. Siamo però nei playoff e, al completo, possiamo dare del filo da torcere a tutti». Gara con Sarzana che diventa di fatto inutile e, ormai, appuntamento ai quarti di finale, con tutta probabilità a Ferrara contro le Aquile.

Ufficio Stampa

Ducks Lazio

Photo credit  Sophia Sperandio

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